Il glutine ti fa male ma non sei celiaco? Potrebbe essere gluten sensitivity

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Gluten Sensitivity e Dieta Low FODMAP: Cosa Dovresti Sapere

Negli ultimi anni, la sensibilità al glutine non celiaca (NCGS) è diventata un tema di grande interesse nel mondo della nutrizione e del benessere intestinale. E sebbene sia spesso confusa con la celiachia, si tratta di due condizioni diverse. Di seguito scoprirai le differenze e l'approccio migliore per chi segue una dieta Low FODMAP.

Celiachia e Sensibilità al Glutine Non Celiaca: le Differenze

La celiachia è una malattia autoimmune in cui l'ingestione di glutine provoca una reazione immunitaria che danneggia la mucosa intestinale, portando a malassorbimento e sintomi sistemici. La diagnosi si basa su test sierologici e biopsia intestinale, e l'unico trattamento è una dieta rigorosamente priva di glutine, senza contaminazioni.

La sensibilità al glutine non celiaca, invece, è una condizione ancora poco definita scientificamente, caratterizzata da sintomi intestinali ed extraintestinali simili a quelli della celiachia, ma senza il coinvolgimento del sistema immunitario e senza danni alla mucosa intestinale. Non esistono test diagnostici specifici, quindi la diagnosi si basa sull'esclusione della celiachia e dell'allergia al frumento. Inoltre la sensibilità è del tutto soggettiva quindi sta all'individuo valutare la propria tolleranza alle contaminazioni.

Il Glutine Fa Male a Tutti?

Recenti studi suggeriscono che il glutine potrebbe avere effetti negativi anche su individui senza celiachia o NCGS, influenzando la permeabilità intestinale e potenzialmente contribuendo a infiammazione sistemica. Tuttavia, la ricerca è ancora in corso e non ci sono prove definitive per raccomandare a tutti di evitare il glutine. Il Dott. Alessio Fasano, uno dei principali esperti nel campo della gastroenterologia, è tra i medici che sconsigliano l'uso del glutine, sottolineando il suo possibile impatto sulla permeabilità intestinale anche in soggetti sani.

Dieta Low FODMAP e Glutine: Cosa Devi Sapere

Sembrerebbe che chi segue una dieta Low FODMAP per il trattamento della sindrome dell'intestino irritabile non debba necessariamente evitare il glutine, poiché il problema principale risiede nei fruttani, una classe di FODMAP presenti nel grano, nell'orzo e nella segale. Questo significa che non è necessario preoccuparsi delle contaminazioni da glutine, come invece avviene per i celiaci.

Tuttavia, alternare cereali senza glutine come riso, quinoa, miglio, grano saraceno e mais ai cereali contenenti glutine può essere una buona strategia per mantenere una varietà nella dieta, favorendo un microbiota intestinale più diversificato e sano. e, diversi studi dimostrano che un microbiota equilibrato è strettamente legato non solo al benessere intestinale ma anche a quello mentale.

La Mia Raccomandazione

Dopo la fase di reintroduzione della dieta Low FODMAP, se non si riscontra una sensibilità specifica al glutine, consiglio personalmente di continuare ad alternare cereali con e senza glutine. Questo aiuta a variare l'alimentazione, migliorare la diversità del microbiota intestinale e potenzialmente supportare la salute a lungo termine.

Per approfondire il tema del glutine e quali cereali vadano evitati nella dieta low FODMAP ti invito a leggere il mio articolo dedicato.

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