Pane, burro e marmellata: un classico!
Se c’è una cosa che non manca mai nelle dispense è un vasetto di marmellata! Io stessa ne ho diverse, anche se non ne sono una grande consumatrice: le utilizzo più che altro per preparare dolci da portare quando sono invitata o, spesso, le regalo.
Devo ammettere che preferisco la frutta fresca e di stagione, che conserva al meglio le vitamine e ha un contenuto di zuccheri naturalmente bilanciato. Tuttavia, capisco benissimo chi è affezionato alla classica colazione con pane, burro e marmellata, quindi vorrei fare un po’ di chiarezza su quali confetture o composte potrebbero essere più adatte a chi segue una dieta Low FODMAP.
Marmellate e FODMAP: cosa sapere
In generale, le marmellate di frutta a basso contenuto di FODMAP possono essere ben tollerate, ma ci sono alcuni aspetti importanti da considerare:
- La scelta della frutta: non tutte le marmellate sono adatte alla dieta Low FODMAP. Alcune delle opzioni migliori includono marmellata di fragole, marmellata di lamponi, arance, mandarini... kumquat! Meglio evitare marmellate a base di mele, pere, ciliegie o pesche, che contengono elevate quantità di FODMAP.
- Gli zuccheri aggiunti: lo zucchero da tavola (saccarosio) è considerato Low FODMAP e, se consumato con moderazione, non dovrebbe causare problemi. Tuttavia, molte marmellate industriali contengono dolcificanti come fruttosio, sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, succo concentrato di mela o altri ingredienti che possono aumentare la fermentazione intestinale.
- La pectina e gli additivi: la pectina, spesso utilizzata per addensare le marmellate, può essere ben tollerata in piccole quantità, ma alcune persone sensibili potrebbero avvertire disturbi intestinali. Lo stesso vale per alcuni conservanti e addensanti artificiali.
Quale marmellata scegliere?
Se vuoi consumare la marmellata senza rischi per l’intestino, ecco alcune alternative:
- Marmellate fatte in casa: prepararle è più semplice di quanto pensi! Ti basterà cuocere la frutta Low FODMAP con una piccola quantità di zucchero e addensare, se necessario, con semi di chia.
- Composte di frutta 100%: alcune marche propongono composte senza zuccheri aggiunti, dolcificate solo con lo zucchero naturale della frutta (attenzione, però, agli ingredienti!).
- Marmellate biologiche con pochi ingredienti: scegli prodotti con solo frutta e zucchero, senza edulcoranti o concentrati di succo.
Quanta marmellata si può mangiare?
Come sempre, la moderazione è la chiave! Un velo di marmellata su un toast o un cucchiaino nello yogurt non dovrebbe creare problemi, a meno che tu non abbia una sensibilità specifica. Ricorda che la dose fa il veleno e che è sempre importante ascoltare il proprio corpo.
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