Partiamo da ciò che in fondo sappiamo già tutti: se soffri di gonfiore cronico, coliti ricorrenti o hai la sindrome dell’intestino irritabile la pizza non è esattamente il pasto migliore che puoi fare.
E’ un pasto impegnativo, c’è taaaaanta farina, tanto sale, tanti FODMAP (zuccheri fermentabili che possono causare gonfiore anche a chi non ha questi problemi figuriamoci a chi li ha!).
Ma personalmente ho trovato un modo per poterla mangiare una volta ogni tanto senza gravi conseguenze, talvolta nessuna.
Non è un “segreto che nessuno ti dirà mai” e non è per forza un metodo giusto e nemmeno uno sbagliato. Ti dico solo come faccio io:
Innanzitutto scelgo una pizza di grano con impasto lievitato naturalmente e/o per almeno 24 ore (oltre le quali, in realtà, pare che il lievito smetta di fare il suo lavoro, quindi 24 ore sono sufficienti).
Non tutte le pizzerie usano il lievito madre ma chi lo fa e chi fa lievitare a lungo la pizza ci tiene a specificarlo e normalmente lo scrive dappertutto e lo urla ai 4 venti.
Non prendo quasi mai pizze senza glutine perché a volte contengono frumento deglutinato (e ricordiamoci che il problema di chi segue una dieta low Fodmap non è il glutine ma i fruttani, che sono i FODMAP presenti anche nelle farine che contengono anche glutine) oppure sono fatte di farine addizionate di amidi, addensanti e altri additivi che rendono la pizza simile, in gusto e apparenza, alla pizza tradizionale.
Mangiando una pizza del genere una volta ogni tanto sicuramente non si corrono rischi per la salute, sia chiaro!
Ma se si soffre di gonfiore, colite o IBS possono inaspettatamente presentarsi sgradevoli sintomi!
Io non sono celiaca e, secondo i test effettuati, nemmeno sensibile al glutine, e ho appurato sulla mia pelle che, se mangiata ogni tanto, una pizza di grano ben lievitata o preparata con pasta madre non mi causa alcun problema.
E per quanto riguarda i condimenti?
Come per l’impasto, la tollerabilità degli ingredienti è del tutto soggettiva.
Molte persone non riescono mangiare la pizza rossa perché patiscono il pomodoro o lo trovano irritante, altre persone invece non hanno problemi col pomodoro ma preferiscono formaggi vegetali o senza lattosio.
Personalmente mi trovo bene con la Verace, una margherita con mozzarella di bufala al posto della fiordilatte. Che alla fine credo sia anche la mia preferita! Se invece mi sento abbastanza in forma può capitare di aggiungere altri ingredienti e se ci sono tanti formaggi mi aiuto con un integratore di lattasi.
Quindi quale pizza ordinare?
Il modo migliore per sapere quale pizza scegliere è testarla più volte, magari iniziando con pochi e semplici ingredienti e a distanza di un po’ di tempo.
Se si segue il protocollo Low FODMAP meglio farlo in fase di personalizzazione, ma per sicurezza affidati al tuo nutrizionista.
Ultimi consigli:
Evita di accompagnare la tua pizza a bevande gasate, evita il dolce dopo la pizza e, ci tengo a sottolinearlo ancora una volta, se non sei celiaca, non dare per scontato che gli impasti senza glutine siano sempre migliori di quelli tradizionali.
E tu fin ora come hai preso la pizza?
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Esatto faccio propio come fai tu ben lievitata e mozzarella di bufala , poco pomodoro,la mangio una volta ogni due mesi